Ognuno di noi reagisce al dolore, al disagio o allo stress, attivando reazioni emotive e risposte diverse, che portano a vivere con malessere la seduta odontoiatrica.
Per questo motivo abbiamo deciso di specializzarci nel controllo e nella gestione dell’ansia.
Per rendere più gradevole il momento delle cure spesso utilizziamo la l’ipnosi.
L’ipnosi è un fenomeno naturale, uno stato fisiologico modificato di coscienza, che tutti sperimentiamo spontaneamente, e inconsapevolmente, diverse volte nella giornata, e che possiamo raggiungere volontariamente con una specifica preparazione.
È uno strumento che ci permette di potenziare il controllo su noi stessi. Non è perdita di coscienza ma, al contrario, intensa presenza in condizioni di profondo rilassamento.
L’ipnosi in campo odontoiatrico non ha scopo psicoterapeutico, ma è risorsa di notevole importanza per perseguire il benessere del paziente nel suo complesso.
È una tecnica che permette di modificare o correggere i comportamenti e le sensazioni indesiderate utilizzando al meglio le capacità proprie di ognuno, migliorandone il vissuto psicologico, attraverso suggestioni di benessere e rilassamento fisico e mentale che spossono mantenersi a lungo nel tempo.
Oltre al controllo dell’ansia e dello stress correlato con le terapie, con l’ipnosi si può inibire il riflesso del vomito, ridurre la mobilità della lingua, la secrezione salivare e il sanguinamento. In alcuni particolari casi, e in funzione delle caratteristiche individuali, si può utilizzare in alternativa all’anestesia locale, consentendo anche una consistente riduzione dell’uso di analgesici nel periodo successivo ad un intervento.
La sedazione cosciente mediante la somministrazione di protossido di azoto si avvale di un’esperienza clinica di oltre cent’anni e consiste nella inalazione, tramite un’apposita e personale mascherina nasale, di protossido di azoto: una miscela nota ai più come “gas esilarante”. A determinate concentrazioni garantisce un abbassamento della soglia di attenzione del sistema nervoso pur mantenendo il paziente nel suo stato di coscienza. La quantità di gas necessario è soggettiva, pertanto le cure in sedazione sono sempre precedute da una seduta di titolazione con lo scopo di trovare il dosaggio di protossido necessario ad ognuno.
È molto efficace con i bambini che abbiano un rapporto non facile con il dentista, oppure soffrano di un accentuato riflesso faringeo. Con un uso mirato del protossido di azoto, detto “aria dolce”, e della comunicazione riusciamo a tranquillizzare i nostri piccoli pazienti.
Un ulteriore metodo, rivolto perlopiù ai pazienti adulti, è rappresentato dalla sedazione farmacologica. Questa tecnica si avvale di farmaci, come le benzodiazepine, che a particolari dosaggi permettono l’eliminazione dell’ansia e della paura. Esse possono essere somministrate per via endovenosa od orale ed hanno tempi d’azione molto brevi. Il dosaggio utile viene stabilito rispettando le caratteristiche fisiche e soggettive del paziente che, per tutta la durata della terapia, è continuamente monitorato e non perde mai il proprio stato di coscienza.